Eravamo alla tenuta Ferracci di Polcanto a fare lo
stage. Per tutta la settimana avevamo
appresso tutti gli insegnamenti di un maestro: Judo, Ginnastica Artistica, tiro
con l’arco, spada, arrampicata, strategia del Go, nuoto e in generale tante attività
di sopravvivenza. Una mattina tutti i nostri compagni dello stage erano
improvvisamente scomparsi ed eravamo rimasti solo noi del gruppo “I Fulmini”.
Iniziammo a cercare gli scomparsi e trovammo un ragazzo nascosto sopra un
albero. Lui ci rivelò che tutti gli altri erano stati rapiti dal maestro e solo
lui era riuscito a scappare nascondendosi sopra a un albero. Gli chiedemmo se
sapeva dove potevano essere. Lui ci disse che erano andati verso bosco nella
direzione del percorso Hebert. Così noi ci incamminammo in quella direzione e
vedemmo delle orme. Iniziammo a seguirle e ci condussero a un laghetto
circondato da alberi. Uno di noi di arrampicò su di un albero, ma un ramo al
quale si era appeso si piegò. Improvvisamente l’acqua del laghetto scomparse e
sul fondo vedemmo una botola. La aprimmo e trovammo un rifugio con dentro il
maestro e tutti i ragazzi rapiti. Ma allora il maestro era davvero cattivo!? Il
maestro ci propose di sfidarci in tutte le attività, noi accettammo e lo
sconfiggemmo. Allora lui ci rivelò di essere in fratello gemello del vero
maestro che era sempre stato invidioso di lui e si era travestito da lui per
vendicarsi. Essendo stato sconfitto, si pentì, liberò tutti i ragazzi e il vero
maestro e scappò dalla vergogna.
I Fulmini
Vadim D., Ludovica P., Veronica S., Sara F., Sandhya B., Lorenzo L., Giacomo M., Dario S.
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