Cari lettori, voi forse non sapete che da tanti anni a Polcanto, nelle colline intorno a Firenze, si tiene uno stage di Judo e Ginnastica Artistica. Lo stage è diviso in tre settimane: la prima per i bambini fino alla 4° elementare, la seconda dalla 5° elementare alle 2° media e la terza dalle 3° media in su. Noi siamo nella prima settimana. Quest’anno la prima settimana è iniziata domenica 3 luglio e finirà domenica 10 luglio. La prima settimana è composta da 41 bambini che vengono dalle seguenti palestre fiorentine: Kosen, Yanagi, Busen, Kyoei, Okami e una bambina viene anche dal Poggetto. In tutto ci sono 9 istruttori che vengono dalle diverse palestre. I bambini sono divisi in 6 gruppi che servono per ruotare nelle attività al meglio. In esclusiva per voi lettori abbiamo deciso di fare due interviste agli istruttori: uno di Judo e una di Ginnastica Artistica.
Ecco l’intervista a Jacopo.
D: A quanti anni hai iniziato a fare Judo?
R: Ho iniziato a 7 anni e l’ho fatto per due anni in una palestra che si chiamava Bushido e si trovava al posto del Kosen. Poi ho smesso e ho riniziato a 17 anni al Kosen e non ho più interrotto. Ora sono 19 anni in tutto che faccio Judo e 7 anni che insegno al mio Dojo che si chiama Yanagi ed è in centro a Firenze.
D: Perché ti sei interessato al Judo?
R: Quando ho riniziato a fare Judo stavo cercando una disciplina intensa che non fosse un mero sport. Ho fatto varie prove, ma quando ho provato il Judo al Kosen con il maestro Alberto sono rimasto folgorato!
D: Qual è la tua tecnica preferita?
R: All’inizio mi piaceva Tsuri Komi Goshi. Poi mi sono specializzato in Ko Soto Gake e Ippon Seoi Nage a sinistra per la cintura nera. Adesso mi trovo a tirare molti barai (spazzate).
D: Cosa ti piace di più dell’insegnamento del Judo?
R: La cosa più bella è vedere i miglioramenti negli allievi, non solo a livello motorio e tecnico, ma anche e soprattutto a livello di comportamento e di capacità di contribuire positivamente al mondo che li circonda.
D: E cosa ti piace di meno?
R: Gli allievi svogliati, come voi! Ahahaha
D: Quale parte ti piace di più del percorso Hebert?
R: Sicuramente la liana!
Ecco l’intervista alla Monica.
D: Perché ti sei appassionata a questo sport?
R: perché la ginnastica artistica è armonia e potenza. Ed è la sintesi di quella che è l’ambizione dell’uomo, ossia volare
D: Ti ritieni una brava insegnante?
R: Questo dovrebbero dirlo i miei allievi. [E noi diciamo che è la maestra più brava del mondo!]
D: Per te qual è la tecnica che richiede più lavoro?
R: Tutte, perché quando si affronta una nuova tecnica si parte sempre da zero. Certo c’è anche da considerare che le tecniche evolvendosi sono sempre più complesse.
D: In quale palestra insegni?
R: A.S.D. Kosen Firenze
D: Da giovane facevi ginnastica artistica?
R: Certo e la mia maestra mi brontolava come io brontolo voi quando non tirate le punte
D: In cosa eri più brava?
R: Dovreste domandarlo alla mia maestra. A me piaceva moltissimo il volteggio proprio per la ragione che vi ho detto prima
D: Cosa provi quando una tua allieva vince una gara?
R: Tanta soddisfazione per lei! Sono contenta che abbia raggiunto un risultato nella vita.
Lupi della notte
Teresa T., Giulia G., Aurora C., Yasine R., Luca L., Martino P., Giorgio L.
Lupi della notte
Teresa T., Giulia G., Aurora C., Yasine R., Luca L., Martino P., Giorgio L.
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