Una sera dello stage mentre la maestra Monica ci leggeva le storie sulla mitologia greca, abbiamo sentito dei rumori e visto un’ombra scappare in lontananza dal prato. Più tardi la sera, quando stavamo andando a dormire, ci siamo accorti che non c’era più Lorenzo il cuoco. Il giorno dopo, dopo aver fatto colazione e esserci preparati, stavamo andando a fare Judo e Ginnastica Artistica. Mentre camminavamo sul parto ci siamo accorti che c'erano delle impronte di stivali e ci siamo ricordati dell’ombra che avevamo visto la sera prima. Che qualcuno abbia rapito il povero Lorenzo!? Abbiamo deciso così di chiedere ai maestri di fare un superallenamento per renderci capaci di trovare Lorenzo e di sconfiggere chi l’aveva rapito. L’allenamento è stato durissimo ed è durato un giorno e una notte. L’alba dopo ci siamo divisi nei nostri sei gruppi e siamo andati a cercare Lorenzo nel bosco. Seguendo le impronte nel bosco, ci siamo ritrovati insieme a tutti gli altri gruppi nello stesso punto: davanti a una caverna. Visto che era sera, abbiamo tirato fuori i nostri sacchi a pelo e ci siamo accampati. Mentre dormivamo, la Flavia si è accorta del rumore di alcuni passi molto pesanti. Lei ci ha svegliato tutti e così abbiamo visto Lorenzo che camminava. Guardandolo meglio però, ci siamo accorti che non era il vero Lorenzo, ma assomigliava solo a lui perché indossava il suo bellissimo grembiule tutto colorato! Aveva infatti, la faccia diversa e i capelli un po’ più lunghi e indossava degli scarponi. Chissà perché aveva indossato il suo grembiule? Forse per far finta di essere lui e farci qualcosa di male? Appena ci siamo accorti che non era Lorenzo, ma il rapitore, grazie al super allenamento di Judo e Ginnastica Artistica, le ginnaste lo hanno distratto con le capovolte e i judoisti lo hanno bloccato con un’immobilizzazione. Mentre i Judoisti erano impegnati a portare il rapitore alla polizia, le ginnaste hanno sentito dei rumori di una voce strozzata provenire dall'interno della caverna. Sono andate avanti e hanno visto Lorenzo legato a un palo e con la bocca chiusa da una benda. Lo hanno liberato slegandolo e sono tornati alla tenuta dello stage tutti insieme contenti. Appena arrivati, Francesca, l’altra cuoca, ha detto a Lorenzo: “Ma dove sei stato!? Qui sono tutti affamati! Ho dovuto fare tutto da sola!”
Le marmotte
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