C’era una volta l’isola di Goban, abitata dagli abitanti di
due tribù che da tempo immemorabile si scontravano per spartirsi il territorio.
Le due tribù si chiamavano Shiro e Kuro. I guerrieri della prima indossavano
un’armatura completamente bianca, mentre quelli della seconda ne indossavano
una completamente nera. Il loro obbiettivo era il medesimo: cercare di
conquistare maggior territorio possibile. Non cercavano necessariamente il
combattimento, ma, a volte era inevitabile di che si scontrassero. In queste
occasioni anche la loro tecnica di combattimento era simile: circondare il
nemico per annientarlo.
I Kuro iniziarono la colonizzazione dell’isola partendo a un
lembo di terra al suo angolo. Cercarono subito di distribuirsi in una
formazione definita “due occhi” perché veramente inattaccabile. Gli Shiro a
loro volta cercarono di conquistare un angolo perché più facile da difendere
dal momento che ha solo due lati esposti agli attacchi. I rispettivi territori
si espansero fino a che inevitabilmente le due fazioni non si scontrarono e, in
quel momento, iniziò il combattimento. Un gruppo di Shiro, molto coraggiosi, si
inoltrarono nel territorio dei Kuro cercando di applicare la tattica dei “due
occhi”. Gli Shiro fallirono nell’impresa e rimasero prigionieri nel territorio
circondato dai Kuro. Dopo un lungo periodo caratterizzato prima da aspri
combattimento e poi da trattative che stabilirono i confini definitivi dei due
nascenti stati, sull’isola di Goban regnò finalmente la pace e Kuro e Shiro
iniziarono a vivere un sereno rapporto di vicinato.
I Metallici
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