Buonasera a tutti! Noi siamo il gruppo dei “The Divergents”
e cercheremo di descrivervi lo stage estivo di Judo e Ginnastica artistica.
Inizieremo dal racconto della nostra giornata tipo. Ogni mattina ci svegliamo
alle 8:00 in punto (troppo presto!), ma il gruppo che deve fare il pane si
sveglia addirittura alle 7:00! Subito dopo colazione, iniziamo le varie
attività fisiche. Ora il parere di alcuni di noi:
“Ho deciso di partecipare a questo stage perché è un buon
modo per approfondire le tecniche di Judo, socializzare e praticare Judo con
altri ragazzi e ragazze di altre palestre che non conosco. Inoltre perché è
bello fare Judo all’aria aperta!” (Lemissà)
La giornata prosegue con varie attività all’aria aperta
(percorso Hebert, costruzione e salto della corda o scrittura del blog e
pulizia della struttura) il tutto accompagnato da un rinfrescante venticello e,
a volte, qualche bufera o uragano. Appena finite le attività si pranza (era
l’ora!). Dopo pranzo riprendiamo con altre attività (tiro con l’arco, gioco del
Go, giochi di memoria).
“Io penso che attività siano divertenti ed educative. Tra
queste, quella che preferisco è il gioco del Go” (Giulio).
Concluse le attività pomeridiane con il gioco motorio, ci
rechiamo nuovamente sul tatami a fare le rispettive attività fisiche (che
fatica!). Dopo l’allenamento, stanchi e affamati, finalmente si mangia!
“Il cibo non è male, ma anche quando c’è qualcosa che non ci piace, ci
impegnavo a farlo sparire comunque dal piatto (in un modo o nell’altro)”
(Elena).
Appena finita la cena, ci rechiamo in materassina dove
facciamo delle attività divertenti come i bans, i canti di gruppo, l’ascolto
delle storie e l’osservazione delle costellazioni.
“A me le attività serali mi piacciono un sacco, ma quella
che preferisco è quando la maestra Monica ci racconta delle storie” (Nicholas).
Finite tutte le attività, tutti a nanna (zzzzzz…).
“Quando si va a dormire, ci si infila nel letto e,
nonostante la stanchezza, si chiacchera fino a quando uno dei grandi non ci
dice che è veramente troppo tardi e dobbiamo dormire” (Giulia).
The divergents
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